L’AMMAZZATORE

L’AMMAZZATORE

di Rosario Palazzolo
regia Giuseppe Cutino
con Salvatore Nocera e Rosario Palazzolo
scena e costumi Daniela Cernigliaro
disegno luci Petra Trombini
aiuto regia Simona Sciarabba
una produzione ACTI Teatri Indipendenti – Teatro Biondo Palermo
in collaborazione con Teatrino Controverso – T22 – M’Arte Movimenti d’Arte


SINOSSI

Ci sono uomini costretti a vivere una vita che non gli appartiene, per scelte che non hanno fatto, per idee che non condividono. Ernesto Scossa, il protagonista de L’ammazzatore, è uno di questi. Nato in una Palermo che non concede vie d’uscita, si trova a dover uccidere per mestiere, fino a quando la consapevolezza di una scelta non gli concederà un vago spiraglio di luce. E farà ciò che c’è da fare, costi quel che costi. Non è una storia di mafia, per niente, non lo è. È una storia minuscola di un uomo minuscolo capace di pensieri minuscoli, un uomo che si fa emblema dell’umanità tutta: disorientata e meschina, delicata e derelitta, ironica e corrosiva. Ma è un inno alla vita, nonostante tutto, L’ammazzatore, perché è un’invenzione costante, è il moto di chi non smette mai di andare avanti, persino davanti al baratro. Ed è anche una lingua, divaricata e poetica, fatta di parole uscite come da un carillon piccolissimo, capace solo di pensieri mignon, e che sottende gesti delicati, tenuti nascosti nelle pieghe di trame arricciate. Come se del vivere bisognasse vergognarsi.

Lo spettacolo nasce dall’incontro tra il drammaturgo Rosario Palazzolo e il regista Giuseppe Cutino, due poetiche differenti, due modalità artistiche agli antipodi, due mondi dispari che ne L’Ammazzatore divengono pari, sinergici, dialoganti, che si trasformano insieme, ciascuno nella palafitta dell’altro, piedi a mollo, a godersi il paesaggio.

 

 

ROSARIO PALAZZOLO
è nato e vive a Palermo. È drammaturgo, scrittore, regista e attore.
Per il teatro ha scritto, diretto e interpretato, fra gli altri: Ciò che accadde all’improvviso (2006), I tempi stanno per cambiare (2007, con Luigi Bernardi), Ouminicch’ (2007), ‘A Cirimonia (2009), Pinuocchio (2010), Manichìni (2011), Portobello never dies (2015, Premio Napoli Teatro Festival) e Lo zompo, che con Mari/age (2016) compone i primi due capitoli della quadrilogia Santa Samantha Vs – Sciagura in tre mosse. La terza mossa – La veglia – prodotta dal Teatro Biondo di Palermo, debutterà a marzo 2018. Ha scritto e diretto Letizia forever (2013, premio Teatri di Vetro e MarteLive), spettacolo che ha superato le 100 repliche.
Vincitore del Fringe al 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano, è stato insignito del Premio Nazionale della Critica 2016 per la sua attività di drammaturgo.
Negli anni è stato invitato dalle Università di Liverpool, Manchester, Catania, Salerno, Messina e Capodistria (Studi di Italianistica e Letteratura Teatrale) a tenere delle lezioni sulla narrativa e il teatro italiano contemporaneo.
Ha insegnato scrittura creativa all’Accademia di belle arti di Brera (Milano), all’interno del percorso di Tecniche del restauro.
Recentemente gli è stata dedicata una tesi di laurea (Possibilità Vs. Impossibilità: la drammaturgia di Rosario Palazzolo).
Nel 2017 ha scritto Enigma23 per i detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo.
Durante l’anno accademico 2017/2018 si sono svolti approfondimenti monografici sul suo lavoro presso l’Università di Catania (cattedra di Drammaturgia) e l’Università di Salerno (cattedra di Letteratura Teatrale).
Dal 2010 tiene annualmente laboratori di creazione itineranti: Chiacchiàri (2010, Palermo, Milano), Del Disincanto (2012, Palermo), Tauromachia (2013, Palermo), Catechesi sulla sofferenza (2014, Palermo), Poetica del fallimento (2015, Palermo, Milano, Savona, Napoli, Enna), Abbiamo fame (2015, Palermo, Parigi, Cuba), Cartoline dall’orlo (2016, Palermo, Milano, Torino, Genova, Savona, Reggio Emilia, Caserta, Salina) Teorema dell’otto a tre pance (2016, Palermo), Treossi (2017, Palermo, Savona, Milano), Sull’arte di sporgersi (2017, Palermo, Milano, Pavia, Carini, Savona).
Per la narrativa ha scritto la novella L’ammazzatore (2007), e i romanzi Concetto al buio (2010) e Cattiverìa (2013).
Per il 2019 è prevista la pubblicazione del suo terzo romanzo: Saggio sulla colpa.
Ha curato i volumi: Cartoline dall’orlo (2015, Progetto Santiago edizioni, Genova) e Scarti di un teorema (2016, I buoni cugini editori, Palermo)
Diversi suoi racconti sono stati pubblicati in riviste e antologie.
A fine 2016 è uscita per Editoria & Spettacolo la sua prima raccolta di testi teatrali: Iddi – Trittico dell’ironia e della disperazione.
Per il cinema nel 2019 lavora con Marco Bellocchio e interpreta il ruolo di Giovanni De Gennaro nel film Il Traditore.

GIUSEPPE CUTINO
Diplomato attore e regista presso la Scuola di Teatro Teatés diretta da Michele Perriera; nel 1989 entra a fare parte della Cooperativa Teatès ricoprendo, anche, la carica di vicepresidente.
Nel 1999, con Sabrina Petyx, fonda la compagnia M’Arte Movimenti d’Arte con la quale vince il Premio scenario 2003 per lo spettacolo Come campi da arare di cui cura la regia insieme ad Alessandra Fazzino; con M’Arte firma la regia degli spettacoli: Interferenze (2001); Lux et Tenebrae (insieme ad Alessandra Fazzino, 2003); Volevo Dirti ( 2006); La signora che guarda negli occhi (2009); Vulgaris era ( 2011); Sinnavissi ( 2013). Per il Teatro Biondo firma la regia di Ti mando un bacio nell’aria testo di Sabrina Petyx (2015) e Non ho tempo di badare ai miei killer testi di Nino Gennaro coregia insieme a M. Verdastro.
Ultimo suo spettacolo Lingua di Cane (2016) sempre su testi di Sabrina Petyx, prodotto dal Teatro Garibaldi di Enna. Nel 2011, insieme a Sabrina Petyx firma il progetto drammaturgico del Carro di Santa Rosalia, per il 387° Festino curato da Alfio Scuderi e Raffaele Ajovalasit. Nel 2007 debutta nella lirica con Addio del passato liberamente ispirato a La Traviata di Giuseppe Verdi, spettacolo che ha portato anche in tournée in India. Per il Teatro Massimo di Palermo firma progetto e regia de Il piccolo Feuersnot, da Strauss (2014). Dirige, a Palermo, la rassegna dedicata al contemporaneo Quinte(S)senza; è fondatore e direttore artistico dell’Associazione per l’Arte ad Alcamo che organizza il festival Artisti per Alcamo.
A cura di Cristina Valenti, per Editoria & Spettacolo nel 2009 è uscito il volume M’arte – I teatri di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx. A cura di Filippa Ilardo, firma insieme a Sabrina Petyx il volume Lingua di cane dal processo creativo alla messa in scena( 2017 – Glifo Edizioni). Assistente alla regia in lirica e prosa, ha lavorato, tra gli altri, con Michele Perriera, Filippo Crivelli, Sandro Sequi, Roberta Torre, Pier Francesco Maestrini, Massimo Verdastro, Fabio Sparvoli. Dal 2009 affianca Emma Dante, come regista assistente, nell’allestimento di opere liriche. Insegna preatica della scena nella Scuola dei mestieri dello spettacolo del Teatro Biondo di Palermo, diretta da E. Dante, di cui è stato vicedirettore nel triennio 2015\2017. È presidente della Fondazione Franco e Piera Cutino che si occupa di ricerca scientifica per la lotta alla Talassemia, fondazione che ha costruito, interamente con fondi privati, un padiglione dedicato alla cura delle malattie rare del sangue, all’interno dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo.

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