Radio International

RADIO INTERNATIONAL

di Hamid Ziarati e Beppe Rosso

regia Beppe Rosso

collaborazione drammaturgica Thea Dellavalle

con Adriano Antonucci, Lorenzo BartoliFrancesco Gargiulo, Barbara Mazzi

scene e luci Lucio Diana

sound designer Massimiliano Bressan

tecnico di compagnia Lorenzo Aprà

direzione di produzione Sara Consoli

produzione ACTI Teatri Indipendenti


Lo spettacolo nasce all’interno del più ampio progetto transfrontaliero migrACTION, cofinanziato dall’Unione Europea del Programma di Cooperazione Territoriale Transfrontaliera Interreg V A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020 e, in attesa del debutto dello spettacolo nelle tappe del progetto (Paraloup, Caraglio, Vinadio, Barcelonnette), è stata realizzata la versione “a puntate” che sarà presentata nella stagione RE-PLAY di Fertili Terreni Teatro.

RADIO INTERNATIONAL – la maratona | 6-7 novembre 2021 a San Pietro in Vincoli Zona Teatro

Un evento eccezionale, tutte le cinque puntate di Radio International presentate in un’unica giornata. Una maratona che permette al pubblico di vedere l’evoluzione completa delle vicende portate in scena dal progetto. Ogni spettatore può scegliere di vedere anche solo una parte del tutto, poiché ogni puntata è fruibile autonomamente come storia a sé. Tutte insieme, le puntate raccontano la trasformazione di un’emittente radiofonica nell’arco di una settimana e le dinamiche personali dei protagonisti mossi da ideali, conflitti e contraddizioni. È una commedia tragicomica che parla di noi, dell’oggi e dei temi cruciali che l’Europa e i suoi cittadini affrontano quotidianamente: dalle migrazioni al diffondersi dell’odio, fino all’avanzare dei nazionalismi. Parla soprattutto della responsabilità che riveste l’informazione. Un gioco d’attore dove i personaggi si trovano spesso coinvolti in situazioni enigmatiche e paradossali.

GLI ORARI DI CIASCUNA PUNTATA

Sabato 6 e domenica 7 novembre
H. 15.30 – Puntata #1
H. 17.30- Puntate #2 e #3
H. 21.00-Puntate #4 e #5

Ogni spettatore può scegliere di vedere anche solo una parte del tutto, poiché ogni puntata è fruibile autonomamente come storia a sé.

FORMULA MARATONA + CENA: abbonamento a tutte e 5 le puntate di Radio International + cena € 30

La prenotazione alla cena è obbligatoria entro il 3 novembre e sarà servita, alle ore 20 circa, prima delle puntate #4 e #5.

INFO E PRENOTAZIONI

biglietteria@fertiliterreniteatro.com

331.3910441 (lun-ven ore 15-18)


COS’È RADIO INTERNATIONAL ?

È un progetto di spettacolo molto particolare che si sviluppa attraverso una serialità di 5 puntate. Ogni puntata però ha una sua autonomia e quindi fruibile anche da sola; tutte insieme raccontano la trasformazione di un’emittente radiofonica e il dramma di un Paese nel breve arco temporale di una settimana. È anche un esperimento che ci fa capire quanto il format della serialità possa essere adottato e seguito dallo spettatore anche in teatro.

La radio è un luogo affascinante e particolare dove la parola si fa azione; dove si intrecciano gli accadimenti esterni e i rapporti interni fatti di tensioni, aspirazioni ed entusiasmi di chi la radio la fa.

Per costruire il progetto abbiamo ripercorso la storia del radiodramma che ha visto cimentarsi autori come Dylan Thomas, Dürrenmatt, Orson Wells o Samuel Beckett solo per citarne alcuni che hanno reso grande questo mezzo antico ma ancora attuale e vivo.

Lo spettacolo porta lo spettatore dentro uno studio radiofonico di una stazione radio collegata a un network nazionale, il TIN (Turbo Italia Network). In questo senso si strappa il velo e si mette lo spettatore nella condizione di vedere come nascono le notizie, vere o false che siano, rendendolo partecipe di ciò che sta dietro le quinte di uno studio radiofonico e di ciò che nutre economicamente e culturalmente un’emittente di medio/piccole dimensioni.

Il dramma di un paese che sta scivolando verso un nazionalismo estremo e i contrasti rispetto alle notizie da privilegiare e gli antefatti tra i conduttori sono gli elementi fondanti dell’intera serie teatrale. Tre conduttori, un fonico e un immigrato mediorientale, ex giornalista che ora vive in strada, sono i personaggi. La crisi economica dell’emittente, la notizia di una bambina siriana che tenta di attraversare il confine con la Francia e le prese di posizione del governo creano un forte contrasto interno che genera il dramma dell’incomprensione e metterà in dubbio l’intera tenuta delle trasmissioni. Una situazione di conflitto e controversia che è specchio di ciò che attualmente attraversa la nostra società.

I temi trattati in “Radio International” riguardano il ruolo centrale dell’informazione e le contraddizioni e i conflitti che si possono creare in merito alla propria sopravvivenza in rapporto agli accadimenti fondamentali che stanno attraversando l’Europa: dalle migrazioni, al diffondersi dell’odio fino all’avanzare dei nazionalismi.

È una commedia tragicomica che, sperimentando un diverso rapporto con il pubblico, parla di noi, dell’oggi e dei temi cruciali che l’Europa e i suoi cittadini affrontano quotidianamente. Parla della responsabilità che riveste l’informazione, ma non è un’indagine bensì un gioco d’attore in cui i personaggi si trovano spesso coinvolti in situazioni enigmatiche e paradossali.

SINOSSI

Il pubblico è all’interno di un’emittente radiofonica dove l’improvvisa notizia di una bambina scomparsa sulle montagne tra Italia e Francia porta scompiglio e fa emergere conflitti tra i cronisti. Una commedia tragica che mette in evidenza il peso e le contraddizioni dell’informazioni in rapporto all’opinione pubblica.

Prima puntata

Un’emittente radiofonica in crisi economica e di ascolti e le conseguenti contraddizioni che si sviluppano nel team di cronisti, anche in rapporto al peso e alla funzione dell’informazione, crea un dramma apparentemente irrisolvibile; ma la notizia in esclusiva di una bambina siriana dispersa sulle montagne tra Italia e Francia potrebbe cambiare le sorti della radio.

Seconda puntata

In conseguenza di un attentato a Lione i conflitti personali tra i personaggi si acuiscono con risvolti imprevedibili. I temi cruciali che sta attraversando l’Europa: dalle migrazioni al diffondersi della paura e dell’odio entrano inevitabilmente a far parte del palinsesto radiofonico. Un barbone, migrante mediorientale ospite in studio, offre notizie sconcertanti sulla bambina scomparsa.

Terza puntata

Si aggrava la crisi finanziaria dell’emittente radiofonica. Il migrante mediorientale, in possesso di una pistola, si rivela essere una persona molto diversa rispetto a come si era presentata e genera scompiglio, paura e un nuovo dramma all’interno dello studio. Un dramma che però si rivela essere una fonte di creatività: la linea editoriale della radio avrà una svolta improvvisa.

Quarta puntata

La situazione esterna precipita, il Paese si isola dal resto del mondo e indice un referendum per uscire dall’Europa. Il dramma della bambina siriana scomparsa si fa sempre più complesso al limite di una spy story. Il team di cronisti reagisce finalmente compatto e comincia a trasmettere nuovi format che alzano gli ascolti e la credibilità della radio.

Quinta puntata

Tra mille difficoltà, malumori e nuovi amori continua l’attività “straordinaria” dell’emittente. L’invenzione di una trasmissione assolutamente fuori dal comune cambierà le sorti della radio e dell’intero team e forse aiuterà anche quelle del Paese, mentre le sorti della bambina resteranno incerte finché…


RADIO INTERNATIONAL onLive

RADIO INTERNATIONAL
Tutto in una settimana

Beppe Rosso adatta la sua ultima produzione teatrale alla fruizione digitale, attraverso una serialità in cinque puntate. Tutte insieme raccontano, con toni tragicomici, la trasformazione di un’emittente radiofonica e il dramma di un Paese nel breve arco temporale di una settimana (in onda dal 2 dicembre, ogni mercoledì alle ore 21). Una serie che parla di noi, dell’oggi, dei temi cruciali che l’Europa e i suoi cittadini affrontano quotidianamente. Ma che soprattutto chiama in causa le responsabilità dei mezzi d’informazione. “Non è un’indagine – spiega Rosso – ma un gioco d’attore: i personaggi si trovano spesso coinvolti in situazioni enigmatiche e paradossali”.

Progetto realizzato in collaborazione con Piemonte dal Vivo.

SCOPRI TUTTI GLI EPISODI SU > piemontedalvivo.it/onlive/radio-international/


PROVE AL TEMPO DELLA PANDEMIA

LA RISCOPERTA DEL TEMPO

Lettera di Beppe Rosso

Vi racconto di come lo stop imposto dal Corona virus per noi sia stato una riscoperta del tempo e di come a volte i limiti possano offrire opportunità creative inaspettate.

Le prove della nuova produzione “Radio International” erano iniziate nella prima settimana di marzo per poi debuttare a fine aprile. Incappati nel lockdown, ci siamo chiesti che si poteva fare per non perdere la buona energia che avevamo trovato nei primi e soli 4 giorni di prova in teatro, quale pratica adottare? Dopo un primo momento di smarrimento, abbiamo deciso di continuare le prove attraverso la piattaforma zoom. Così dal 13 Marzo fino al 9 Giugno, con qualche tempo in mezzo di sospensione, abbiamo lavorato. Tre mesi circa di prove! Era da molto che non avevamo a disposizione un tempo così lungo e tranquillo, e abbiamo riscoperto il valore del tempo.

Il progetto prevedeva di partire da alcuni testi appositamente scritti da Hamid Ziarati e da me e di individuare una struttura drammatica attraverso i testi e le improvvisazioni degli attori; una scrittura scenica insomma.

Con gli attori Lorenzo Bartoli, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Adriano Antonucci e gli interventi sonori e visivi di Lucio Diana e Massimilano Bressan ci siamo messi al lavoro provando quotidianamente, ognuno a casa propria, ma connessi in remoto sulla piattaforma zoom.

Fortunatamente l’allestimento è ambientato in uno studio radiofonico e quindi non così distante dalla piattaforma scelta. Poco alla volta abbiamo individuato un metodo, sempre più raffinato, che permettesse agli attori di improvvisare e man mano andare a costruire il testo e le situazioni.

Attenzione, non abbiamo provato pensando ad un ipotetico teatro ma utilizzando il mezzo in quanto tale. Certo zoom impone molte limitazioni ma abbiamo scoperto che offre anche delle possibilità: 1) il mezzo non permette sfumature e questo impone che ogni momento sia trasformato in azione (non azione fisica logicamente, intendo azione del testo), 2) per poter creare, attraverso zoom, è necessaria una concentrazione assoluta e questo genera tra gli attori una grande capacità di ascolto, 3) in ultimo, tutti sappiamo che il limite è fondamentale per creare e improvvisare, il limite dell’inquadratura in primo piano si è rivelato una possibilità creativa inaspettata.

Insomma siamo riusciti a costruire un terreno di gioco comune. Abbiamo individuato alcuni format e modalità che permettessero di improvvisare, ripetere ed arricchire il testo e le situazioni, un metodo insomma, funzionale in remoto.

Tutto questo può sembrare eccessivamente ottimistico, lo capisco, ma sta di fatto che nei tre mesi ci siamo appassionati e divertiti, ognuno nel proprio campo di azione e abbiamo prodotto così tanto materiale interessante che si è deciso di fare una produzione seriale: 7 puntate; che in una maratona l’8 e 9 giugno abbiamo aperto al pubblico, come prove aperte sulla piattaforma zoom. L’esperienza di confronto è stata molto stimolante e curiosa, tanto che alcuni tra gli spettatori si sono “affezionati” e ci hanno chiesto: perché non continuare e presentare l’allestimento in questa forma?

In realtà, per noi la piattaforma in remoto è stato un mezzo, inaspettatamente creativo, ma un mezzo, che ci è servito per poi presentare lo spettacolo dal vivo in Ottobre. Certo dovremo riscrivere alcune parti e sicuramente rimarranno tracce della dimensione di inquadratura in primo piano imposta da zoom. Ci sarà una contrazione testuale e le puntate dal vivo saranno 5. Sarà un esperimento per capire quanto il format della serialità possa essere adottato e seguito dallo spettatore in teatro.

Del plot narrativo, delle tematiche, delle situazioni e intrecci che si sviluppano nelle 5 puntate non vi dico nulla, perché renderebbe questo breve scritto troppo lungo e per non togliervi la curiosità di venire a vederlo dal vivo.


 

 

 

 

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