vita amore morte e rivoluzione

VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE

uno spettacolo documentario di e con Paola Di Mitri

drammaturgia Paola Di Mitri e Davide Crudetti

con Paola Di Mitri e altr_performer in via di definizione

con la partecipazione in video di Ida Palmisano, Cataldo Cantore

video Davide Crudetti | Zalab materiale d’archivio e super8 famiglia Di Mitri

memoria orale Ida Palmisano, Giovanna Vucci, Maria Rosaria Di Mitri

Produzione Cranpi

in coproduzione con A.M.A Factory

in collaborazione con Artinvita – Festival Internazionale degli Abruzzi, Zalab

 

Una cartografia intima e familiare si sovrappone ad una geografia sensoriale, storica e urbanistica di Taranto, città cancellata e riscritta più volte.


“Vedi, anche se scappi Taranto ti ricorda sempre da dove arrivi”
Vita, Amore, Morte e Rivoluzione è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico.

Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, la regista Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia famigliare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto e documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste. Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un’inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta. Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando il fiato alla rivoluzione.

Il progetto parte dal recupero, lo studio e il riuso di materiali d’archivio storico e familiare con l’intento di salvare e trasmettere, attraverso il teatro e l’uso di dispositivi digitali, un patrimonio visivo molto spesso nascosto e inaccessibile e restituendo, attraverso il recupero della memoria, un ritratto inedito del nostro Paese. Il progetto si concentra soprattutto sui materiali d’archivio famigliare, composti da filmati amatoriali, fotografie, diapositive e racconti tramandati oralmente, che rappresentano un’eccezionale testimonianza sociale e culturale del mondo a cui appartengono, pezzi importantissimi di memoria collettiva, documenti per osservare i cambiamenti di una collettività e di un territorio, per guardare alla storia italiana da un’ottica microsociale e ad altezza d’uomo.

Spettacolo è realizzato con il contributo di MiC – Ministero della Cultura con il sostegno del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo, A.n.t. “Primavera Non Bussa”, Kilowatt Festival, Teatro delle Forche, TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL Circuito
multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini