di Matei Visniec
regia, disegno luci e concept scenografico Girolamo Lucania
musiche originali e sound design Ivan Bert
video art Riccardo Franco Loiri
scene e costumi Silvia Brero
direzione tecnica Yuri Roà
“Ascoltiamo insieme il silenzio, d’accordo? Devi immaginare che è il silenzio della mia voce… che questo silenzio sono io… Capisci? Resta così, non muoverti più… Sono io, questo silenzio che ti accarezza….”
Un giovane sassofonista una mattina si sveglia con una ragazza nel suo letto di cui non ricorda il nome. Né dove e come si sono incontrati. Non riconosce casa sua.
Nulla.
La giovane ragazza spiega. “Chiamami Solange, Elizabeth, o come desideri”.
Gli promette di tornare per nove notti. Lui le promette di aspettarla. Ad attenderli, un volo, un sogno, un lampo ingabbiato.
Il profumo di una mela in un giardino infinito.
La storia degli orsi panda racconta della solitudine dell’Occidente, oggi dove il singolo rimane singolo, oggetto di consumo, macchina di piccoli riti solitari nel chiuso di stanze chiuse, dentro l’infinita libertà senza frontiere.
Racconta della solitudine attraverso un paradosso. Racconta della solitudine attraverso una storia d’amore: quello fra lui, artista solo, e la sua arte, che è il suo dolore, la sua solitudine, la sua morte, e la sua rinascita.
La condizione umana della solitudine si riversa all’interno di una stanza surreale, un bosco i cui alberi ai lati costruiscono un’ideale gabbia.
Una gabbia di cui non si può fare a meno, la rappresentazione elle costrizioni che impone la solitudine dell’uomo moderno.
La storia degli orsi panda è una magica storia d’amore e di rinascita che nasconde un epilogo fatale: non c’è soluzione alla solitudine profonda che si cela dietro la libertà del consumo.
E quando, alla domanda: “qual è il tuo animale preferito?”, la risposta sarà: “gli Orsi Panda”, allora capiremo.
L’essere umano, occidentale, è come un orso panda in una gabbia all’interno dello zoo di Francoforte, lontano dalla propria origine, lontano dalla propria natura.
L’uomo contemporaneo è un animale solitario. E desidera esserlo.
Perché non conosce alternative.
Matei Visniec
Matei Visniec è fra gli autori della nuova generazione più importanti e discussi del panorama europeo. Rumeno, scrive i suoi testi in francese, testi rappresentati in tutto il mondo. La storia degli orsi panda nasce come un testo ordinario per diventare testo di ricerca drammaturgica, con uno sguardo poetico sul contemporaneo, capace di toccare corde profonde e sensibili e allo stesso tempo di fare una feroce arringa verso la solitudine dell’uomo occidentale.
Lo sguardo del testo Lo sguardo di Visniec è quello di un uomo dell’Est Europa che, all’abbattimento del muro di Berlino e della divisione Europea Occidente Capitalista-Oriente Comunista, si affaccia all’Europa centro-occidentale, e la vive. Osserva una società disgregata, composta da individui che insieme non creano una comunità, ma un gruppo di singoli elementi in lotta per la sopravvivenza individuale. Ed è oggi, nell’era della comunicazione di massa e della diffusione dei Social Network, che lo sguardo di Visniec si fa ancora più graffiante e attuale.
Parsec Teatro – un progetto di Cubo Teatro
Parsec è il progetto artistico di Cubo Teatro. La compagnia nasce nel 2016 con l’obiettivo di creare opere di teatro e performance contemporanee unendo diverse discipline artistiche all’interno dei propri spettacoli e azioni perfromative.
La prima messa in scena di Parsec è stata il Teatro Decomposto di Matei Visniec, all’interno di un progetto dedicato al drammaturgo rumeno.
Nel 2018 va in scena con Blatte, testo scritto dal drammaturgo di Parsec, Michelangelo Zeno. Blatte, vincitore del bando Ora! di Compagnia di San Paolo, debutta presso il Teatro Stabile di Torino e a breve andrà al Teatro i di Milano ed è il primo capitolo della Trilogia della Progenie. Nel 2018 il testo è stato segnalato dalla giuria del Premio Hystrio – Scritture di scena.
Nel 2019, è in produzione il secondo capitolo della trilogia: Tito – Rovine d’Europa, scritto da Michelangelo Zeno. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con Camera (Istituto Italiano per la Fotografia) e sostenuto da ORA! Di Compagnia di San Paolo, debutterà presso il 24° Festival delle Colline Torinesi.
Be Unhappy perché… gli orsi panda sono una specie a rischio!
E mail biglietteria@fertiliterreniteatro.com
Telefono e Whatsapp (lun-ven h 15-18) 331.3910441