Senza Famiglia

SENZA FAMIGLIA

Spettacolo finalisti Premio Scenario 2017

Debutto nazionale 26 febbraio 2019 – 3 marzo 2019 @Campo Teatrale Milano

di Magdalena Barile
regia Marco Lorenzi
con Christian Di Filippo, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca
light designer Eleonora Diana
manifesto Daniele Catalli
distribuzione Valentina Pollani
organizzazione Annalisa Greco
ufficio stampa Raffaella Ilari

uno spettacolo di Il Mulino di Amleto

produzione ACTI Teatri Indipendenti / Il Mulino di Amleto
con la collaborazione produttiva di Campo Teatrale, Milano
con il supporto di Residenza IDRA nell’ambito del progetto CURA 2018
con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)


Senza Famiglia, testo di Magdalena Barile, racconta di una famiglia composta da cinque personaggi, tra conflitti e impossibilità di esprimersi con affetto. Una creazione folle e imprevedibile in cui una nonna, che ha fatto gli anni ’70, risorge per convincere la figlia a cambiare vita.

Senza Famiglia è una creazione folle e imprevedibile che fa pensare a un Natale in casa Cupiello del 2000. Una famiglia, cinque personaggi in relazione, tra conflitti e impossibilità di esprimersi con affetto. La cattiveria e la spietatezza con cui si raccontano certe dinamiche familiari sono memorabili, affascinanti ed esasperate. Mettono in luce il tema della responsabilità e dell’eredità che ci tramandiamo di generazione in generazione, in un dialogo impossibile che mai c’è stato e mai ci sarà. Resta il fallimento storico di una vecchia donna (come una vecchia generazione), che si trasforma in senso di colpa per ciò che lascia dopo di sé. In tutto questo nero e buio ci sarà forse un lampo, un segno, uno stimolo alla ricostruzione?
In scena una mamma, un marito, due figli, e una nonna che ha fatto gli anni’70 e che risorge per convincere la figlia a cambiare vita. Questi i protagonisti di una parabola dark che diventano il pretesto per interrogarci sull’eredità che ci è stata lasciata dai nostri “padri”.
A partire da un racconto spietato, esasperato e memorabile dei rapporti familiari, Senza Famiglia narra la storia di un’educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata a un grottesco fallimento.

Note di regia.
‹‹Quando abbiamo cominciato a creare su Senza Famiglia di Magdalena Barile, pensavo di trovarmi alle prese con uno spettacolo che avrebbe parlato in modo originale e divertente della buona vecchia istituzione della famiglia italiana. Invece non solo mi ero sbagliato, ma ho proprio cambiato la mia prospettiva…È vero che “Senza Famiglia” parla di una nonna che “ha fatto gli anni ‘70 e che risorge per convincere sua figlia a cambiare vita, è vero anche che “Senza Famiglia” è la storia di una educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata ad un grottesco fallimento, ma non ci siamo fermati qui. Grazie al cortocircuito tra le parole di Magdalena e il nostro lavoro in sala prove, il nostro “Senza Famiglia” è …Padri e madri, figlie e figli, è un horror psicologico, è una domanda, è una commedia, è una tragedia, è Biancaneve che prepara una torta avvelenata, è David Lynch, è il funerale di un’epoca, è il rumore del mare, sono degli uccelli morti ora che il nido è vuoto, ed è una donna sola, con gli occhi chiusi che dice “io non sono qui”››.
Marco Lorenzi

Note di drammaturgia.
‹‹I primi maestri, buoni o cattivi, sono i nostri genitori. A loro il compito di guidare i primi pensieri, di stabilire per noi cos’è bene, cos’è male. Contestare questi insegnamenti è parte di ogni maturazione: ogni rivoluzione comincia in famiglia. Senza famiglia è la storia tragicomica di una madre, femminista e nostalgica degli anni ‘70, che fuori tempo massimo decide di recuperare il rapporto con la figlia casalinga sottomessa al marito, già madre a sua volta di due figli adulti ma irrisolti. Asserragliate in una vecchia casa al mare, la donna costringerà la figlia a seguire un corso accelerato di emancipazione, anarchia e trasgressione. Gli insegnamenti, mal compresi e non digeriti, finiranno per avere effetti nefasti sull’equilibrio del gruppo familiare. Senza Famiglia racconta di come i sogni dei padri e delle madri cadano come macigni sulle teste dei figli, mentre la comunicazione fra le generazioni sia costellata da equivoci e disastri. Fra voglia di approvazione e voglia di ribellione, i passaggi di consegne fra genitori e figli si trasformano in un tritacarne››.
Magdalena Barile

 

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Valentina Pollani – valentinapollani@gmail.com