6 FEBBRAIO

SORVEGLIATI
un progetto su Jean Genet

con Lorenzo Bartoli, Yuri D’Agostino, Marco Lorenzi, Raffaele Musella – regia Marco Lorenzi – scenografia Gaia Moltedo – light designer Luna Mariotti -IL MULINO DI AMLETO

Tre detenuti condividono un’angusta cella: Occhiverdi, affascinante omicida in attesa della pena capitale che afferma di essere “l’unico uomo lì dentro”, Lefranc e Maurice, due ladruncoli entrambi invaghiti del suddetto e disposti a tutto pur di guadagnarsene attenzione e stima. A custodirli c’è una sorvegliante che manifesta estrema ambiguità nei loro confronti. Lefranc, geloso del giovane Maurice, nell’illusione di rendersi finalmente degno dell’amore di Occhiverdi, compie un atto solenne e irrimediabile. Al contrario di quanto desidera, otterrà una discesa nell’abisso della disperazione e non una ascesa verso l’Olimpo dei grandi Criminali di Genet… Lo stesso autore, nella didascalia iniziale del testo, scrive: “L’intero atto si svolgerà quasi in un’aura di sogno”. Con questo ci invita a non considerare la pièce come la pagina realistica di un diario, ma più che soffermarci sui personaggi e sulle loro reazioni psicologiche, dobbiamo interpretarlo come un viaggio verso il male a cui l’uomo da solo non può approdare se non toccato da una sorta di grazia o maledizione.