25 febbraio

MALANOVA

con Ture Magro – scene e luci Lucio Diana – drammaturgia Ture Magro, Flavia Gallo – SCIARA PROGETTI

Calabria: è la notte di Pasqua del 1999 ed Anna, una ragazzina di tredici anni, si allontana dalla messa per seguire Domenico, il suo innamorato. Quella sera Anna sarà vittima di uno stupro di gruppo che si perpetrerà per anni, tra minacce ed umiliazioni di ogni genere. La sua storia, la storia di Malanova, ribattezzata così dagli abitanti del suo paese, ce la racconta un giovane uomo, Salvatore, che ricorda di averle voluto bene, di averla desiderata e di averla ritrovata dentro ad una storia di violenza squallida e sconvolgente, possibile tanto nel Sud, dove si è realmente consumata, quanto in tutti quei luoghi d’Italia dove una vita violata può scorrere nella solitudine, nell’indifferenza e nella connivenza silenziosa. Mentre si snoda il racconto di una delle più grandi denunce per violenza carnale mossa da una ragazzina ai danni di diverse persone, Salvatore, attraversa a piedi piazze e i vicoli stretti in cui si cela la storia per tanto tempo taciuta , ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull’onore. Malanova è una donna e, soprattutto, è una di quelle che ha violato le regole. Quale regola ha violato Malanova? In un mondo fatto di rispetto Anna ha avuto compassione, in un mondo fatto di onore Anna ha avuto il coraggio di difendere la propria dignità. Salvatore, interpretando e dando vita a vari ruoli, ci fa rivivere tutta la storia, decide però di non raccontarci l’atto della violenza “perchè la ferocia di una violenza e quello che si prova a subire una violenza non è fatta per le parole. Io vi racconterò quello che è successo dopo, perchè non è solo l’atto crudele di questa terribile violenza ad aver cambiato la nostra vita, e il dopo che ha trasformato me e tutti gli altri”.