fertili terreni teatro 21.22

 

Over the Rainbow

È stata una tempesta e ancora il cielo azzurro tarda ad arrivare. Due anni circa colmi di ferite e rasoiate di paura, in cui la retorica del verrà un mondo migliore poco alla volta ha perso potenza e ha svelato la fragilità delle nostre esistenze e del nostro tempo. Ma ha palesato anche la forza che può generare la cultura e il suo potenziale sull’animo umano. Non siamo infrangibili e, quando qualcosa si rompe, altre lacerazioni si vengono a creare incidentalmente e ogni frattura ne porta altre, nei rapporti tra le persone e internamente alle persone stesse. Il ricucire e alzare lo sguardo per scrutare oltre al limitato orizzonte personale è un compito che l’arte può e deve assumersi. La rifrazione di piccoli momenti di realtà può generare colori inaspettati, purissimi, così come la semplice rifrazione della luce sul finire di un temporale produce l’insorgere di un arcobaleno.

Un fenomeno che sempre ha indotto meraviglia, annoverato lungamente tra le magie, prima che la scienza ne spiegasse la consistenza, ma comunque sempre punto di rottura tra qualcosa di nefasto che sta per finire e il ristabilirsi della quiete. È una porta che si apre e già solo la semplice azione di alzare gli occhi e guardare oltre riempie l’animo di visioni, speranza e bellezza.

Lo sguardo va su. E il nostro desiderare riparte perché oltre forse c’è un mondo diverso aperto a sperimentazioni di nuovo benessere.
Lo facciamo prendendo a prestito il titolo della gloriosa canzone cantata per la prima volta da Judy Garland, diventata inno di liberazione di un’intera comunità che in quell’arcobaleno ha riconosciuto il proprio simbolo: “da qualche parte sopra l’arcobaleno, proprio lassù, ci sono i sogni che hai fatto… i sogni che hai osato fare”, che, come dicono alcuni storici della musica, potrebbe essere stata scritta anni prima del film a supporto della new deal di Roosevelt per aiutare ad uscire gli Stati Uniti dalla tragedia della grande depressione. Al di fuori di ogni retorica non intendiamo cancellare o scansare l’inquietudine che è il nutrimento necessario dell’animo dell’artista, ma provare con lo spettatore ad avere uno sguardo ampio e soprattutto la forza e il coraggio di risognare e ripensare il futuro. E il teatro è uno dei possibili mezzi capaci di portarci over the rainbow.

Girolamo Lucania
Beppe Rosso
Simone Schinocca

Lo “spazio” che noi vorremmo costruire all’interno della città è un luogo di dialogo, di scambio, di stimolo, insomma un “fertile terreno” da coltivare per far crescere nuove risorse culturali ed artistiche.

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Abbonamenti

Abbonamento OVER THE RAINBOW  € 18 *

3 ingressi a scelta su tutta la programmazione fino a maggio 2022 (incluso il ciclo Babbo Natale è Donna).

*Ad accezione dello Speciale Capodanno al Teatro Bellarte comprensivi di brindisi e rinfresco: € 30 intero / € 28 ridotto soci Tedacà. Abbonamento nominale.

 

Biglietti

Biglietto OVER THE RAINBOW: vieni a teatro e paga quanto vuoi! Per questa stagione, Fertili Terreni Teatro dà ai suoi spettatori la possibilità di decidere quanto pagare il proprio il biglietto. Scegli tu fra tre opzioni in base a quanto vuoi e puoi spendere:  € 8  € 10  € 15

*Ad accezione dello Speciale Capodanno al Teatro Bellarte comprensivi di brindisi e rinfresco: € 30 intero / € 28 ridotto soci Tedacà.

 

Biglietto sospeso: Acquista un biglietto sospeso e dona un’esperienza teatrale. I tuoi biglietti sospesi verranno donati a realtà che lavorano in contesti di fragilità.

Acquisti e prenotazioni

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